lunedì 1 settembre 2014

Alle critiche di Figuccia vien da ridere, se non ci fosse da piangere, pensando a quello che ha combinato Forza Italia in Sicilia

Rimango sorpresa delle dichiarazioni di Figuccia, esponente di Forza Italia in Sicilia, e delle attenzioni di Figuccia e delle condanne di Figuccia. Piove oggi dal cielo come un angelo o milita in Forza Italia da anni? O meglio, dopo esservi giunto proveniente dall'MPA di Lombardo. O resuscita quel partito morto come Lazzaro, ahimè, grazie a noi del pd, che tentiamo di risolvere i guai, magari in modo ancora poco efficace. creati da loro? 

Accetto critiche da chiunque al mio partito, anche da me stessa, ma non da Forza Italia, se prima non prende le distanze dalla sua storia.

Il pd in questi giorni discute su come salvare la Sicilia, quella Sicilia che il suo partito, proprio Forza Italia,  ha già distrutto, non se lo dimentichi. Mi sembra il colmo leggere le sue affermazioni. 

Noi discutiamo su cosa è meglio fare e su quali persone, magari commettendo il “peccato” veniale di ambizione. Nulla di grave vorrei dire, purchè si agisca per il bene della Sicilia. Sappia che le nostre divisioni sono tutte sanabili e riconducibili al comune desiderio di essere utili alla Sicilia e al governo Crocetta. Anche facendo necessarie autocritiche, che son comunque acqua fresca rispetto alle colpe del suo partito in questi anni, i cui esponenti apicali sono stati utili a ben altre ambizioni. 

E’ il caso di spolverare la memoria? Eppure ne avrebbero di roba su cui discutere e da spiegare ai siciliani, prima di guardare in casa d’altri. 

Tra i destinatari dei messaggi di Toto Riina, lo stesso Totò Riina che lancia minacce oggi a Don Ciotti,  ci sono Silvio Berlusconi e Forza Italia. 

Riina dichiara pubblicamente che la mafia ha portato voti in massa per anni verso Forza Italia, cosa che sembrerebbe confermata dai processi a Dell’Utri, deus per anni del suo partito. 


Le nostre discussioni, pur se difficili e delicate, pur nel riconoscimento delle nostre colpe, sono nulla al confronto di ciò su cui dovrebbe interrogarsi profondamente la dirigenza di Forza Italia in Sicilia, partito che Figuccia rappresenta e che non mi pare abbia mai rinnegato nulla o riconosciuto colpe o fatto pubblica ammenda.
Si sono riuniti per commentare la dichiarazione del  22 agosto dello scorso anno in cui Riina svelava l'importo di una somma milionaria pagata a mò di pizzo da Berlusconi a Cosa Nostra, come parte di un accordo di reciproca convenienza? Un patto con cui Berlusconi si assicurava la protezione della mafia per le sue attività politiche in Sicilia, commerciali e la sua famiglia, siglato grazie a Dell'Utri nel ruolo di intermediario con i vertici della Cupola. E intanto il vostro partito cosa faceva? Gli affari della Sicilia o quelli di altri? Avete preso le distanze? 

La Sicilia oggi affonda proprio in  ragione di quella politica. E adesso tocca a noi tentare con tutti i modi di salvarla. 
Alle accuse di Figuccia dunque dobbiamo ridere o, amaramente, piangere?
 Sappia che tutte le divisioni possibili nel PD scompaiono in un attimo di fronte alla chiarissima ed unanime condanna del mio partito per pratiche ammesse da alcuni vertici del suo partito e dichiarate da Totò Riina. 

Prima di condannare il PD, per ciò che tenta di fare, nella legittimità,  Figuccia dovrebbe stare un anno di fila a condannare il suo partito, Forza Italia, per ciò che hanno fatto i suoi capi nell’illeggitimità

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