martedì 19 agosto 2014

Mario Centorrino, il mio ricordo.

Ci sentivamo spesso io e Centorrino quando era assessore all'istruzione e formazione.
La prima volta che lo incontrai dal vivo fu quando con le amiche e compagne di insieme per la Scuola portammo quel documento che era una petizione per la scuola siciliana (lo trovate qui, nella colonna laterale: https://www.facebook.com/groups/147678985315635/?ref=ts&fref=ts ). Lo aveva firmato pure Andrea Camilleri quell'appello e ci sembrò una conquista quando Centorrino ci ricevette.
Non sapevamo abbastanza che in Sicilia le cose vanno avanti non solo e non tanto con gli assessori, ma con un combinato disposto di volontà le più varie. Lo imparammo eccome.

Lo rividi in occasione di un dibattito organizzato alla presenza di Enrico Letta, a Cinisi.
Alla fine dell'intervento mi stupì perchè disse davanti a tutti: ho offerto più volte alla professoressa Spicola di essere mia consulente, glielo chiedo nuovamente di fronte a Enrico Letta, immagino che non potrà rifiutare.
Sorrise perchè sapeva che ancora una volta avrei detto no, questa volta pubblicamente.
Era l'era Lombardo e mai e poi mai avrei messo la firma su un contratto di consulenza.

Però gli diedi la mia disponibilità, libera, indipendente, senza contratti. Per cui a volte ci sentivamo, io per dirgli delle cose e viceversa.
Una volta glielo chiesi, eravamo seduti nella hall dell'excelsior, dove spesso alloggiava e dove chiacchieravamo a volte, perchè è a pochi passi da casa mia: ma come può stare una persona per bene come lei in un governo Lombardo?
"Perchè l'ambizione è un dato, cara mia, e anche tu dovresti coltivarla. Fosse solo per far cose giuste."
Punti di vista, dissentii, e ne parlammo per una buona mezzora, pacatamente, con quel tono sereno e forbito che aveva Mario Centorrino.

Un gentleman, una persona colta e preparata, dal mio punto di vista ha fatto degli sbagli e ha avuto delle incoerenze, glielo dicevo volta per volta e volta per volta mi rispondeva: "Vero è, Mila, è più facile essere eroi che galantuomini" e io, puntualmente "Ma lei lo è, galantuomo, forse al penultimo livello prima del patinum, si ferma al gold, magari ci arrivassi anche io."
E ridevamo.
La terra ti sia lieve, Mario.



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