venerdì 17 agosto 2012

La nuova legge elettorale?

Intanto la premessa è: se impiegano un anno a non decidere come cambiarla (dopo referendum, proclami, digiuni, propositi) quanto tempo impiegherebbero a decidere su provvedimenti utili al governo del paese?

Svolgimento del tema: qualunque sia la decisione, qualora arrivasse, quello che abbiamo chiaro e marchiato a lettere cubitali è che tale legge non verrà scritta e formulata nell'interesse del paese e degli elettori, per andare incontro ai loro desideri e alle loro esigenze di rappresentanza democratica, no.
Qualunque legge verrà fuori rappresenterà, ripeto è chiarissimo, l'interesse personale di parte, cioè la propria salvaguardia, quella di coloro che in questo istante sono dentro il Parlamento a rappresentare se stessi e le proprie parti. Certo non il paese.

Alla faccia di qualunque principio o ragionamento sull' "interesse generale della popolazione e della nazione".

E cioè, a voler riassumere il tenore delle discussioni che traspaiono: nessun  rinnovamento per carità, limitare i danni e i pericoli di rinnovamento e di "destituzione" delle cariatidi che infestano da decenni la politica italiana, con gli effetti che tutti viviamo ogni giorno sulla nostra pelle e salvaguardia del principio italico "tengo esperienza, tengo famiglia e io sì che lo so fare meglio". Contro ogni palese contraddizione dei fatti: nessuno ha mai fatto peggio e nessuno ha inanellato una serie di fallimenti tali e tanti come coloro che da più anni si aggrappano agli scranni.
Definizione di arroganza? Questa.

A sto punto: meglio non facciano nulla.
Stiano buonini e fermi. Contrattino persino col Signore l'ultimo giorno su questa terra, ops, su quella poltrona.

Detestano Grillo perchè qualunquista, demagogo e tutte le altre cose che conosciamo perfettamente?
Ok.
Ma non ci conducano a pensare che, a questo punto, Grillo sia persino meglio di questi vecchi acidi e portatori di fallimenti epocali, tranne il garantirsi il proprio (lavoro, pensione, figli, privilegi..e tutto l'armamentario del privilegio).
Se non si mettono a fare Politica dimenticandosi dei fattacci loro verranno semplicemente cancellati.
Non per cattiveria e nemmeno per qualunquismo ma perché i propri conti se li san fare tutti. E se non sanno produrre nemmeno una legge elettorale che sia in linea col sentire del paese, figuriamoci il resto. Il paese, che scemo non è, pazzo non è, e affamato è, vota altro. Sceglie altro.
Senza cattiveria, attenzione. Ma per pura legge di sopravvivenza.

1 commento:

  1. Per loro sfortuna il voto ancora c'è e al voto si andrà. Che ci mettano ostacoli, trappole, regoline varie ma tante, tante, persone quella gente non la voterà più, non c'è regolina che tenga.
    Lo schifo ha superato il limite in tanti cittadini e non è uno schifo che passa con qualche bella parola, è come aver scoperto il trucco di un gioco di prestigio, poi l'esibizione non la vedi più con gli stessi occhi, perché ora sappiamo, abbiamo scoperto il trucco.
    Spero solo che il limite allo schifo sopportabile sia superato da sempre più persone e che il restante riesca a destarsi da questo lungo sonno o meglio coma indotto.

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