sabato 2 gennaio 2016

ZTL a Palermo? Pagare x inquinare


Sono quello che in tanti propongono debba essere il cittadino modello della città futura: non guido, non possiedo un'auto, nè ho intenzione di farlo in futuro. Immagino che nel terzo millennio per persone come me sarà il Paradiso, a sentire tutti. Anzi, a sentire tutti, il cammino del progresso comprenderà tutti i provvedimenti e le azioni necessarie a trasformare voi, automuniti, in cittadini come me. Intanto che verranno quei giorni magnifici nei giardini di Manitù, torniamo, ora ci vuole, coi piedi per terra. Perché proprio i miei due piedi per terra sono ad oggi gli unici provvedimenti che mi ritrovo a utilizzare a Palermo, la mia città. Sia che camminino, sia che stiino in paziente attesa alla fermata di un bus.

Ho assistito e subìto tra il divertito e lo sconcertato alla polemica sulla ztl, come anche all'inaugurazione del tram. Io spero che tra le posizioni del pro o del contro, tra i codici binari a cui la politica e la deleteria TV degli ultimi anni ci hanno mal-educato, possiamo concederci l'uso di un ragionamento, per se stesso mai binario, mai tifoso, ma argomentativo. E allora, posso dire la mia? Da persona più unica che rara, che all'età di 48 anni non ha mai posseduto e guidato un'auto? In questa città, lungi da fare la statua a persone nella mia condizione, al di là delle ipocrisie da occasione, la domanda più frequente che mi sento porre, quando mi lamento per la mia vita impossibile, è: "scusa, ma perché non ti prendi la patente e una macchinetta di queste piccole? Dai, ti faccio io un po' di scuola guida..." Non sapendo che per me è peggio che indurmi alla dipendenza di sostanze stupefacenti. Questo accade con il 100% delle persone che io conosco o incontro. Torno a caso e mi dico: ma queste persone non sono le stesse identiche che cantano le magnifiche sorti e progressive dell'ecologia, del trasporto sostenibile e dell'ambiente? Certo, coi piedi degli altri però. Io più che dirlo lo faccio. E so quanto è dura, per cui comprendo perfettamente la diffidenza, la ritrosia, dei palermitani lontani dal centro, a mollare l’auto, a meno di avere en altri provvedimenti a sostegno e a supporto. Lo dico realisticamente. Non saranno né il tram né la ztl così concepita a migliorare la qualità dell’aria e della mobilità della nostra città, a meno di non aggiungere ben altre azioni e provvedimenti: la ztl deve essere gratuita, come anche il trasporto urbano e bisogna favorire in modo massiccio il trasposrto a due o a quattro ruote di tipo elettrico, con incentivi e centraline di ricarica diffuse. La mobilità è come il sistema sanguigno, ci vuole un cuore che pompa, ma ci vogliono arterie, sangue buono, cibo adatto. E un corpo intorno. Noi con il tram abbiamo solo un’arteria, grossa, importante, ma non basta. E la ztl così come è concepita è solo veleno per un concetto di mobilità sana. Follie troppo costose? Molto meno dei danni a cui andiamo incontro.

A Palermo io ho avuto la bici. Rubata dentro l'atrio. E, questa è la nota più dolente, dieci motorini. Tutti rubati. In meno di dieci anni. "Certo che sei sfigata però. Scusa, ma perché non ti cerchi un garage?". Dice il palermitano inconsapevolmente rassegnato al peggio che offre la sua città". Di eliminare il problema a monte no, nessuno mai mi ha proposto nè vie, nè ipotesi. Nessuno che dica "cavolo, ma possibile? In via Catania, "il salotto buono della città"? Possibile che dobbiamo rassegnarci a murarci vivi dentro le case, non solo noi ma anche le nostre moto o bici?". No, anzi, la risposta è sempre e solo "scusami, prenditi una macchinetta". Da circa tre anni chiedo uno stallo vicino al mio palazzo, in modo che noi residenti possiamo montarci una rastrelliera a nostre spese ed evitare il peggio. Non dico solo i furti come il mio. Ma anche le multe, perché le moto possiamo o ingoiarcele o metterle sul marciapiede, legandole a un palo. Giustamente, ripeto, giustamente, qualcuno ci fa la multa. Sono 80 euro. Ne ho accumulate anche tre in un mese, fatevi il conto dei punti accumulati per comprarne un altro di motorino. Tanto vale lasciarlo legato sotto il marciapiede, qualcuno se lo caricherà di notte con un furgoncino, completamente indisturbato, cosa che accade con matematica certezza. A nessuno verrà in mente di mettere delle telecamere per sicurezza dei cittadini, di aumentare le pattuglie, per carità, forze dell'ordine sottodimensionate, a nessuno, verrà in testa di aumentare gli stalli e mettere delle rastrelliere. Cosa fattibile, ma per carità, qualcuno mi ha detto che si tratta di problema inesistente. Come inesistenti in effetti sono i cittadini come me, quelli senza auto e patente. Quelli che però tutti quanti nelle conversazioni si auspicano di vedere all'improvviso popolare la nostra città. Che danzano nell’aria coi visi felici, sorridenti, polmoni sani, leggeri nei pensieri. E altre cavolate simili.
Io guardo i miei due piedi e loro mi dicono: no, costoro non lo sanno cosa significa sul serio a Palermo non avere l'auto. Non l’averla nel garage, così la sera la prendi, per fare la spesa la prendi e alla fine, moltiplica per 700mila, la prendono tutti. Io dico proprio non averla e non avere nessuna scusa per prenderla.
Poi ci sono quelli che mi guardano con aria di rimprovero: loro si muovono solo in bici tranquillamente, che problemi hai scusa? E poi scopri che lavorano a piazza delle aquile, o in un ufficio del centro e abitano entro il chilometro. I miei piedi invece conoscono bene gli sguardi e i piedi di chi i problemi li ha eccome, di coloro che incontrano nelle fermate degli autobus a passo di rigano o a bonagia. Sono sguardi di chi, potendola avere, l'auto non solo l'avrebbe, ma la userebbe. Perchè vivere senza a Palermo è ancora una cosa insostenibile. Perchè non le misure adeguate e alternative all'auto non sono sufficienti, tram compreso. I mezzi non funzionano. E l'auto, o un mezzo veloce, ci vogliono, checchè ne dica persino io. Nessuno mi dica che il moto sharing o il bike sharing possano supplire. 

Ma almeno facciamo una politica massiccia a favore delle due ruote? elettriche e private? Una massiccia promozione dei mezzi pubblici con il pass gratuito su tutta la mobilità pubblica cittadina? Sono queste le misure risolutive, non altre. Costano. Ma i guai che ci porteremo dietro con le politiche attuali costeranno molto ma molto di più.

Concretezza però e meno disfattismo, suvvia, non ho mai rotto le scatole a chi guida perchè ritengo che i processi vadano supportati appunto con azioni massicce, non con palliativi leggeri, prima che imposti o fatti male. Le cose si affermano quando convengono e facilitano la vita, sennò no, è inutile girarci attorno, ancora oggi non conviene a Palermo lasciare l’auto e nessuno, né i cittadini, né l’amministrazione, stanno facendo qualcosa affinché convenga per davvero muoversi in motorino o in bicicletta. Qualcuno mi parla di abitudini sbagliate e di cambio culturale sorrido, è un insulto alle necessità delle persone: ripeto, le culture e i comportamenti cambiano se vengono facilitati altri comportamenti e se conviene. Se invece si va incontro ai supplizi sappiamo bene che non avviene nessun cambio culturale. E una buona amministrazione a quello deve puntare, che convengano. Questo è realismo e questa è onestà mentale. 

Questa amministrazione sa perfettamente che comunque l’auto i palermitani per adesso non possono, anziché volerlo, non possono lasciarla, perché il senza auto ancora non funziona. Né ha il coraggio o la forza o le risorse o le idee adeguate  per farlo funzionare il senza auto.
Questa è la verità e questo il senso di questa beffa che chiamano ZTL. Far pagare per inquinare. Rendere i palermitani complici delle malattie, delle poveri sottili che infestano l'aria che respiriamo tutti. 

Rastrelliere e stalli, piccolissima roba a fronte di tutto ciò, però io li ho richiesti, ma la risposta è stata surreale e grottesca: non mi spettano perché non si può andare contro le esigenze di parcheggio dei residenti con auto e comunque uno stallo c'è dalle mie parti. Scusi che significa dalle mie parti? Dove? Diritti dei possessori di auto? Ma non dovevamo favorire la dismissione del mezzo a 4 ruote? 
Esigenze di parcheggio dei residenti? E io che sono? Un marziano? ah, sì, certo, sono bizzarra! Non ho la patente! certo che sei starna tu!

Non ho lo stesso diritto di posteggiare al sicuro il mio motorino? Non dico sotto casa ma almeno nel palazzo accanto? Il suv grande come una villetta posteggiato sotto casa mia che diritti ha in più di me? Vabbè, ma lei non ha un'auto, ha un motorino.." La correggo, avevo. Il suv posteggiato sotto casa mia da oggi ha un valore preciso: paga cento euro di tassa. Ben vengano i suv, che si moltiplichino, come anche ogni tipo di automezzo. Ben vengano. Pagano. Cento euro per ammorbarmi l'aria. Per intasare le strade comunque. Una comodità.

Poi, la domenica, i possessori di suv li vedremo tutti in bici a passeggiare amabilmente con il bike sharing nelle isole pedonali. Io e i miei due piedi ringraziamo. Per carità, nulla contro..Ma uno stallo, ripeto, possiamo averlo? Almeno ogni tre isolati? Mi dicono che ci sono? Aiutatemi a cercarli.

Siamo concreti, scusa, ma perché non ti compri un’auto? Di nuovo? Perché vorrei un’aria pulita, per me, per i bambini, per gli anziani che si stanno ammalando tutti di malattie respiratorie. Tu pensa che razza di motivo balordo. Se mi potessi permettere un’auto elettrica la prenderei.Fino ad allora no. 

“Ok, ma intanto però..” C’è che a Palermo vivo in centro, zona a traffico limitato. “E allora? Forse a Roma le ZTL sono zone chiuse al traffico. A Palermo sono aperte, apertissime al traffico, basta pagare”. Appunto, no grazie. La mia prossima spesa, insostenibile ma necessaria, sarà un motorino elettrico, nel frattempo spero di aver vinto la mia battaglia per lo stallo e la rastrelliera vicino casa, sennò sarà un altro acquisto a vuoto.
Nei giardini di Manitù c’è uno spazio pronto per coloro che non hanno la patente, o che guidano mezzi elettrici, e nessuno li sfotte per questo  anzi, uno spazio er gli anziani seduti sui tram e per i bambini che respirano merda  – ops! Non si può dire! -  e fanno la differenziata in classe con, di fronte la scuola, montagne, cataste di rifiuti di merda – ops! Non si può dire!-.
Per adesso, nessun problema, problemi inesistenti. Abbiamo il tram, abbiamo la ztl. Abbiamo le auto. Abbiamo i ladri. Abbiamo un bellissima capacità di trasformare la merda – ops! Non si può dire! -  in torta. E poi abbiamo il sole e il mare e il cibo, e siamo accoglienti e gioviali, tutte cose che funzionano sempre, per rallegrare i cuori e gonfiare il petto ai più riottosi.
Intanto, mentre altrove per la qualità dell’aria fanno tante cose, non una, ma tante cose serie e complesse, le sole che funzionano, da noi, bastano un tram – e da qualcosa bisogna iniziare, però abbiamo detto iniziare, non finire -  e una tassa e la pillola della presa collettiva per i fondelli va giù. 

Non voglio essere "nimica ra cuntintizza", ma positivamente realista: abbiamo il tram, sia un inizio, ma è solo un inizio. Sia un inizio diverso però, bene il tram ma toglietemi questa contraddizione per cui, pagando, potete avvelenare la mia aria, la nostra aria, la vostra aria. Le percentuali di inquinanti nell'aria a Palermo sono simili a quelle di città industrializzate come Milano e la causa, lungi dall'essere le industrie, risiede nel traffico veicolare. Non dobbiamo permettere a nessuno di pensare che pagando si possa avvelenare l'aria. A nessuno.

Io non autorizzo, giustifico, permetto un simile provvedimento in nome di un bel nulla.

Su questo io ero, sono e sarò contro, ben piantata sull'unico mio mezzo di trasporto attuale, i miei piedi. Ero, sono e sarò contro una ztl a pagamento. Sono contro provvedimenti tra l'altro che non predispongono mezzi alternativi alle auto in modo realista e concreto, spingendo chi guida a non guidare. Non a pagare per guidare. Anziani e studenti prendevano e prendono i mezzi, gli altri no. A meno di non averne vantaggio e convenienza.

Possiamo prendere in giro tutti, Vecchioni compreso, che se la ride altrove, ma non i polmoni di nostro figlio e di nostra madre. O forse anche quelli? Tanto..chi li vede? 

C'è una postilla doverosa da aggiungere:  

a Milano, durante i giorni di sospensione del traffico veicolare, i livelli di inquinamento sono rimasti gli stessi. A riprova che non sono tanto le auto a inquinare, bensì gli scarichi non a norma dei riscaldamenti degli edifici. Dunque non sono i veicoli privati ad essere decisivi per 'inquinamento, anche se concorrono.

Il 65% delle emissioni nocive deriva dagli edifici. Per il riscaldamento invernale e per il condizionamento estivo. Gli interventi maggiormente risolutivi e sani, a vantaggio della qualità dell'aria e del benessere dei cittadini, infatti, sono quelli previsti in alcune città italiane da almeno dieci anni,  a partire da Bolzano, ad esempio. Attraverso il cosiddetto "protocollo CasaClima", un programma elaborato da un bravo assessore alla provincia per l'azzeramento delle emissioni da edifici attraverso un sano e fatto bene contenimento energetico degli edifici.  Fu obbligatorio, ma venne accompagnato da un sostegno tale e da tali vantaggi per i cittadini, non da svantaggi o disagi, ma da vantaggi e promozioni e agevolazioni, che, negli anni non solo si è imposto come vincente, ma viene sostenuto e applicato oggi, liberamente, da tutte le imprese di costruzioni. 
A Trento e Bolzano infatti nessuno oggi si sognerebbe di comprare case che non fossero in CasaClima Gold. In realtà non ne costruiscono più di case senza quei metodi. Coloro che le vivono non pagano bolletta e sono sane per la salute perchè l'aria è sana e salubre, specie per i bambini e gli anziani. 

Anche noi, come regione a statuto speciale e godendo di una marea di finanziamenti europei specifici anche in questi ambiti, avremmo potuto rifare gratis tutti gli edifici pubblici o ad uso pubblico e renderli ecocompatibili con una misura di fondi nazionali e anche europei che era presente fino a un paio di anni fa, che prevedeva tutte le opere utili per il contenimento energetico totale a costo zero. C'erano ditte e imprese che lo facevano chiavi in mano, occupandosi persino di sviluppare anche tutte le pratiche amministrative e burocratiche per accedere ai fondi. Le amministrazioni che lo hanno fatto sono pochissime, Palermo non c'è. Nè c'è una cultura di impresa edile che forma e aggiorna metodi e tecniche del costruire. Va a rimorchio del come si è fatto sempre e che costa meno. Senza sapere che costerebbe uguale e avrebbero solo vantaggi, le imprese stesse ad aggiornarsi. 

Saremo pure "dei in terra", noi siciliani, ma sono dei che vivono male e con tutti i disagi, per inerzia, per sciatteria amministrativa, per scarsa informazione collettiva; altri "popoli terreni" che apparentemente ci sembrano "stupidi" ,a noi ce la possono solo insegnare la modalità del benessere collettivo, da raggiungere non con disagi ma anche attraverso il benessere privato.

1 commento:

  1. Io la mia svolta culturale l'ho compiuta. Ho rottamato la mia euro 0 senza più sostituirla. Per lo più vado a piedi o in bici, mi sono associato al carsharing. Le criticità ci sono, ma infinitamente minori rispetto a quelle derivanti dal possesso dell'auto, in ordine soprattutto allo stress. Naturalmente concordo con te a proposito degli stalli inesistenti. Sia come ciclista che come utente carsharing mi trovo a contrastare con scooteristi e motociclisti che, imperterriti, viaggiano controsenso nelle corsie preferenziali o - ancora - devo imprecare contro quelli che occupano impropriamente i quattro posti del carsharing in via Villafranca. Tuttavia devo ammettere che queste soluzioni, comunque più felici, mi sono consentite dal fatto di abitare non lontano dalla tua zona e di lavorare in un liceo del centro. Se, come dieci anni fa, fossi costretto a spostarmi quotidianamente verso Sperone o Mezzomonreale tutto sarebbe diverso!

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