martedì 7 giugno 2016

La vita è troppo breve.



«Vorrei dire qualcosa di importante, qualcosa che vi farà riflettere. La vita è troppo breve, e quando mettiamo insieme tutti i viaggi, le ore di sonno, gli anni di scuola, gli svaghi, ecc. ecco che abbiamo passato metà della nostra vita a non fare niente. Adesso ho 35 anni, fra 30 anni ne avrò 65... Potrei prepararmi a incontrare il Creatore. Dedicarmi all’immobiliare, fondare un’azienda, fare l’allenatore di boxe, tutto questo non mi porterà alla vita eterna...Lasciate che sia io a porre una domanda al pubblico. Quanti di voi credono nell’esistenza di un essere supremo? Quanti di voi credono nell’esistenza di Dio? Quanti di voi credono che esiste una potenza che ha creato il sole, la luna e le stelle? Quanti di voi credono che tutte queste cose non sono nate per caso? Qualcuno di molto più potente e saggio di noi le ha create... »«Di conseguenza sono convinto che tutti noi saremo giudicati. Potrebbe un uomo come Hitler sterminare gli ebrei e farla franca? Qualcuno dovrà punirlo. Forse non adesso, ma certamente dopo la morte. All’inferno per l’eternità. Perciò dal giorno in cui lascerò la boxe ho intenzione di prepararmi a incontrare Dio perché… ho paura di bruciare all’inferno per l’eternità. E allora che cosa farò?... Quando lascerò la boxe, o quando avrò finito la mia carriera di atleta, farò tutto quello che sarà in mio potere per aiutare il prossimo. Ecco un poveraccio appena sbarcato in America. Ecco un gruppetto di ragazzi che ha bisogno di sostegno e qualcuno mi chiede di aiutarli. Dio mi guarda. Dio non mi ha dato una pacca sulla spalla perché ho sconfitto Joe Frazier. A Dio non gliene frega niente di Joe Frazier. Non gliene frega niente di Inghilterra o di America, per quanto ne sappia io. Dio vuol sapere come trattiamo il nostro prossimo e quello che facciamo per aiutare gli altri. Perciò consacrerò la mia vita a mettere il mio nome e la mia fama al servizio delle associazioni di beneficenza, al servizio degli altri, per riportare la pace e l’unità tra i popoli... in questo mondo c’è bisogno di qualcuno che ci aiuti a ristabilire la pace. E quando morirò, se esiste un paradiso, voglio andarci».

Di Cassius Clay - Muhammad Alì, hanno detto di tutto ai suoi tempi. Alcuni lo definirono un pagliaccio retorico. In realtà le sue azioni da metà della sua vita in poi corrisposero alle parole di sopra.
Belle parole, vero, che però quando si traducono realmente in azioni creano disagio, scompiglio, sconcerto, sospetto. Certo uno che si fa la galera e si fa togliere il titolo mondiale perchè decide di non andare in guerra a uccidere i suoi simili puoi ammirarlo da lontano, in fondo ti dici, questo è pazzo.

Ecco, invece ci capita di incontrarne altri pazzi simili, nel corso della nostra vita, che ci mettono la firma e le azioni sulle parole di sopra, magari non credendo a un creatore ma semplicmente alla forza morale dentro di sè e al cielo stellato sopra di sè.
Noi ce la mettiamo la firma e le azioni?


Nessun commento:

Posta un commento