giovedì 2 giugno 2016

Uomo, ehi tu.



Non vogliamo essere rispettate come donne, ma come persone, non vogliamo essere adorate e tutelate, perchè donne, non vogliamo fiori, perchè donne, ma perchè persone; non chiediamo eroismi e gesti eclatanti. Le donne sono persone, non cose, non involucri (bella, brutta, carina, alta, bassa), non funzioni (moglie, fidanzata, ex fidanzata, madre). Sono persone, nel bene e nel male, come ogni singola persona. Vogliamo la parola, l'identità, il riconoscimento e la libertà, anche quella scomoda e se non le abbiamo, ce le prendiamo. E se ce le prendiamo, cercate di accettarlo, di avere "le palle" di accettarlo, nella sfera pubblica come nella sfera privata. Cominciate a fare i conti con le vostra incapacità, noi con la nostra li abbiamo fatti da secoli. Cominciate a fare i conti con le vostre debolezze, accettatele. Noi con le nostre li abbiamo fatti da secoli. E con la nostra forza, con il nostro coraggio fateci pace, non guerra. Non si chiama isteria, non si chiama malo carattere, si chiama forza e si chiama carattere. Non si chiama aggettivo, si chiama donna, si chiama persona.
Tu ne hai? Forza tale da accettare la forza delle donne? Ce l'hai? Di ammettere che una donna ne ha, di forza? Che è immensamente più grande di qualunque tuo rimbrotto, di qualunque tuo scherno, di qualunque tua minimizzazione, di qualunque tua paura, di qualunque tua violenza? E che devi farci i conti più tu che io? Proteggi gli uomini piuttosto, quelli che la strada l'han persa e che tale coraggio non ce l'hanno. Io posso vivere senza di te, impara a vivere senza di me. Figlio mio. Fratello mio. Marito mio. Uomo mio. Non sei più mio, non sono tua madre, tua sorella, tua moglie, tua donna. Sono una donna, punto. Semplice. Le declinazioni fammele trovare da me. Non sei il mio specchio: il mio specchio sono io; mi vesto per me e se voglio cammino nuda. Per me. Non me la vado a cercare, perchè la strada è anche mia e voglio camminarci come voglio, quando voglio, esattamente come te, per andare dove voglio. 
Sola. In compagnia. Di giorno. Di notte. Non devi più difendere me, ma capire perchè qualcuno, come te, una persona normale, offende me, oltraggia me, picchia me, ammazza me. Sposta lo sguardo da me a lui e cerca di misurare la distanza da te a lui, da te a te stesso, fate i conti con la vostra anima. Cammina per la strada, senza invadere, oscurare, occupare la mia e allora mi troverai accanto. Io non ho bisogno della tua forza fisica, ho bisogno oggi della tua forza morale nel riconoscermi come persona, in ogni mio atto, in ogni mia libertà, in ogni mia espressione. In ogni mia decisione. In ogni mia qualità e in ogni mio difetto. Persona. Trova la tua forza in altro modo e misurati con te stesso, non con me. Fallo questo sforzo. Fallo. Noi abbiamo secoli di esercizio. Se vuoi possiamo pure dirti come si fa, ma fallo. Da adulto, non solo da bambino perchè "si educano da piccoli", fallo, sforzati. Le principesse si son salvate da sole, adesso vedi di salvare te stesso, da te stesso e dalla gabbia che ti han costruito intorno. Cresci e smarcati dalla violenza, dalla supponenza, dall'equivoco, dalla tracotanza, dalle pulsioni ingiustificate e ingovernate, quando sono ingiustificabili e governabili. Smarcati dallo sguardo e pratica di più l'esercizio del pensiero, quando hai donne davanti. Un uomo non è cacciatore, il cacciatore cerca prede per ammazzarle.  Sei capace di spezzare le barre di gabbie così grandi da non vederle per primo tu?
Risolviti un'infanzia mal gestita. Un linguaggio sempre uguale, non compreso da te stesso per quel che sottende. Rituali sempre uguali, quando siete più di uno. Fallo, fallo da grande, fallo da solo, di rifletterci, che non se ne può più di tutto ciò, fallo, da solo o con altri uomini. No, non ti chiameranno frocio, a meno che tu non lo sia o voglia esserlo. Non hai nemmeno il coraggio di superare anche questo rischio? Che palle hai? Solo per la violenza, per la prevaricazione e nessuna per la vita? Riflettete su ciò che siete, su ciò che volete, su ciò che fate con le donne e delle donne. Se ne siete capaci. E allora mi troverai accanto. E quella sarà la vera famiglia. Sennò no.
E tu donna, lo hai capito?

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